Il gelato è uno dei prodotti italiani più amati dai turisti, così come Roma è una delle mete prediletto duranti i loro viaggi nel nostro Paese. Perché allora non unire queste due cose e aprire una gelateria a Roma? Questo tipo di attività, se portata avanti nel modo giusto, potrebbe dare grandi soddisfazioni. Prima di partire, però, è importante fare le giuste considerazioni a riguardo, in modo da sapere bene come muoversi.
Cosa serve per aprire una gelateria
Prima di tutto, è bene sapere che aprire una gelateria richiede un iter burocratico iniziale piuttosto impegnativo, perciò è essenziale muoversi non appena possibile, per non allungare di troppo i tempi. Prerogative fondamentali: l’apertura della partita IVA, l’iscrizione al Registro delle Imprese e l’apertura della posizione INPS.
A questo punto, si può cominciare a:
- presentare la SCIA commerciale al comune di Roma. Si tratta della segnalazione certificata di inizio attività;
- richiedere l’autorizzazione per l’esposizione dell’insegna;
- presentare l’inizio attività alla Camera di Commercio entro 30 giorni dall’invio della SCIA.
Attenzione, però, perché sono necessari anche requisiti del titolare e autorizzazioni come:
- Certificazione HACCP per la conoscenza e la messa in pratica delle procedure e dei protocolli legati al settore alimentare. Si può ottenere seguendo uno dei tanti corsi HACCP a Roma;
- Autorizzazione SAB per la somministrazione di alimenti e bevande
- Attestato legato alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
I costi per l’avvio dell’attività
Aprire una gelateria a Roma comporta sicuramente un costo iniziale importante, un investimento che comprende l’acquisto delle attrezzature e delle materie prime, ma anche l’affitto del locale e le utenze annesse. Considerata anche l’importanza della città e di alcune sue zone, più si vuole stare in un punto centrale e più l’affitto sarà elevato.
Mantenendosi sul generico, si potrebbe stimare un costo iniziale di circa 50.000 che però puoi salire facilmente fino anche a raddoppiare.
È possibile abbattere questo costo scegliendo di aprire una gelateria in franchising, vale a dire un punto vendita di un’azienda già esistente: qui il budget minimo stimato è di 15.000€, e può essere anche vantaggioso poiché, dato che il nome della gelateria è già conosciuto, i clienti che hanno apprezzato quel gelato in altri punti vendita non esiteranno a entrare anche in questa. Di contro, però, si ha meno libertà stilistica e si può non percepire totalmente come “propria” l’attività.
Fare funzionare l’attività
In una città come Roma questo genere di attività commerciali non mancano di certo, anzi, la capitale di una delle città italiane che ne ha di più in assoluto: si parla di oltre 1400 gelaterie. Come far funzionare la propria, allora, in una quantità così enorme? Si può iniziare con il chiedersi perché le persone dovrebbero scegliere, tra tanti, la propria attività: cos’ha la propria gelateria che le altre non hanno?
È essenziale, quindi, cercare di trovare un’idea innovativa e diversa dal solito o, se si vuole puntare sul classico, allora bisogna fare in modo che la qualità del gelato che si produce sia davvero memorabile. Infine, una carta vincente per fare breccia nel cuore dei turisti (e fare in modo che consiglino il proprio negozio anche ai loro amici) è quella di assumere personale che sappia parlare bene le lingue in modo che non si creino fastidiosi problemi di comunicazione. In una città così internazionale è a dir poco indispensabile.